Teorema del passo montano

Il teorema del passo montano è un importante risultato in calcolo delle variazioni che dimostra, sotto certe ipotesi, l'esistenza di punti di sella per i funzionali. Tale teorema è spesso usato per dimostrare l'esistenza di soluzioni di equazioni differenziali o per dimostrare la non unicità di tali soluzioni.[1]

Teorema

Sia E {\displaystyle E} uno spazio di Banach e sia J : E R {\displaystyle J\colon E\to \mathbb {R} } un funzionale di classe C 1 {\displaystyle C^{1}} che soddisfa la condizione di Palais-Smale (formulazione forte). Siano u 0 {\displaystyle u_{0}} e u 1 {\displaystyle u_{1}} in E {\displaystyle E} , c 0 R {\displaystyle c_{0}\in \mathbb {R} } e R > 0 {\displaystyle R>0} tale che

  1. u 0 u 1 > R {\displaystyle \Vert u_{0}-u_{1}\Vert >R} ;
  2. per ogni v E {\displaystyle v\in E} tale che u 0 v = R , {\displaystyle \Vert u_{0}-v\Vert =R,} max { J ( u 0 ) , J ( u 1 ) } < c 0 J ( v ) {\displaystyle \max\{J(u_{0}),J(u_{1})\}<c_{0}\leq J(v)} .

Allora, J {\displaystyle J} ha un valore critico c c o {\displaystyle c\geq c_{o}} , definito da c = inf γ P max t [ 0 , 1 ] J ( γ ( t ) ) , {\displaystyle c=\inf _{\gamma \in {\mathcal {P}}}\max _{t\in [0,1]}J(\gamma (t)),} dove P {\displaystyle {\mathcal {P}}} è l'insieme di tutte le curve continue , ovvero P = { γ : [ 0 , 1 ] E | γ ( 0 ) = u 0 e γ ( 1 ) = u 1 } {\displaystyle {\mathcal {P}}=\{\gamma \colon [0,1]\to E|\gamma (0)=u_{0}\;{\textit {e}}\;\gamma (1)=u_{1}\}} .[2][3]

Dimostrazione

Siccome ogni curva γ : [ 0 , 1 ] E {\displaystyle \gamma \colon [0,1]\to E} tale che γ ( 0 ) = u 0 {\displaystyle \gamma (0)=u_{0}} e γ ( 1 ) = u 1 {\displaystyle \gamma (1)=u_{1}} , per l'ipotesi 1, deve attraversare la sfera { v E | v u 0 = R } {\displaystyle \{v\in E|\Vert v-u_{0}\Vert =R\}} , si ha che c c 0 {\displaystyle c\geq c_{0}} . Assumiamo per assurdo che c {\displaystyle c} non sia un valore critico. Allora, possiamo trovare ε 0 > 0 {\displaystyle \varepsilon _{0}>0} e un flusso η {\displaystyle \eta } come quello nel lemma di deformazione tale che per ogni 0 < ε < ε 0 {\displaystyle 0<\varepsilon <\varepsilon _{0}} si ha η ( 1 , J 1 ( ( , c + ε ] ) ) { J 1 ( ( , c ε ] ) } {\displaystyle \eta (1,{J^{-1}((-\infty ,c+\varepsilon ])})\subset \{J^{-1}((-\infty ,c-\varepsilon ])\}} . Preso ε 0 {\displaystyle \varepsilon _{0}} tale che max { J ( u 0 ) , J ( u 1 ) } < c ε 0 {\displaystyle \max\{J(u_{0}),J(u_{1})\}<c-\varepsilon _{0}} e posto ζ ( t ) = η ( 1 , γ ( t ) ) {\displaystyle \zeta (t)=\eta (1,\gamma (t))} , allora max t [ 0 , 1 ] J ( ζ ( t ) ) c ε {\displaystyle \max _{t\in [0,1]}J(\zeta (t))\leq c-\varepsilon } .

Allora, ζ ( 0 ) = η ( 1 , u 0 ) = u 0 {\displaystyle \zeta (0)=\eta (1,u_{0})=u_{0}} e ζ ( 1 ) = η ( 1 , u 1 ) = u 1 {\displaystyle \zeta (1)=\eta (1,u_{1})=u_{1}} (vedi proprietà 3 del lemma della deformazione). Per quanto detto ζ P {\displaystyle \zeta \in {\mathcal {P}}} ma il fatto che max t [ 0 , 1 ] J ( ζ ( t ) ) c ε {\displaystyle \max _{t\in [0,1]}J(\zeta (t))\leq c-\varepsilon } contraddice la definizione di c {\displaystyle c} .

Visualizzazione

Il teorema può essere visualizzato con la metafora di un passo di montagna (da cui il nome al teorema). Partendo da un punto u 0 {\displaystyle u_{0}} circondato da monti (punti che hanno altezza maggiore del punto in cui ci si trova) e camminando per raggiungere un punto u 1 {\displaystyle u_{1}} fuori dalla catena montuosa, dovendo prima salire e poi scendere, si incontrerà necessariamente un punto critico. In base al teorema, il punto critico trovato è sempre un punto di sella. Questo rende il teorema piuttosto singolare, dato che la maggior parte dei teoremi di esistenza di punti critici riguardano punti di minimo e/o massimo.

Note

  1. ^ Fabio Bagagiolo, Sul teorema del passo di montagna in Rn (PDF), Università degli Studi di Trento. URL consultato il 15 maggio 2020.
  2. ^ Kesavan 2004, p. 150.
  3. ^ Kesavan S., Functional analysis and application, Wiley, 1988, p. 234.

Bibliografia

  • Srinivasan Kesavan, Nonlinear functional analysis: a first course, Springer, 2004.

Voci correlate

  • Calcolo delle variazioni
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