Spinore di Dirac

In fisica lo spinore di Dirac è un "vettore" a quattro componenti ma non è un quadrivettore poiché non si trasforma come tale. Esso è soluzione dell'equazione di Dirac le cui componenti sono funzioni d'onda.

Definizione

Nel caso di una particella libera, le quattro possibili componenti soluzioni linearmente indipendenti dell'equazione di Dirac sono:

ψ ( 1 , 2 ) = e i m t e ^ ( 1 , 2 ) {\displaystyle \psi ^{(1,2)}=\operatorname {e} ^{-imt}{\hat {e}}^{(1,2)}}
ψ ( 3 , 4 ) = e i m t e ^ ( 3 , 4 ) {\displaystyle \psi ^{(3,4)}=\operatorname {e} ^{imt}{\hat {e}}^{(3,4)}}

dove e ^ i {\displaystyle {\hat {e}}^{i}} sono i vettori della base ortonormale di uno spazio a 4 dimensioni. Le prime due soluzioni sono ad energia positiva, le altre due ad energia negativa.

In un campo elettromagnetico, la soluzione dell'equazione si scrive come composta da due sotto-vettori di dimensione due detti spinori di Pauli:

ψ = ( φ ~ χ ~ ) {\displaystyle \psi ={{\tilde {\varphi }} \choose {\tilde {\chi }}}}

Sono inoltre detti spinori di Dirac (o di Lorentz) tutte quelle funzioni che si trasformano secondo la trasformazione di Lorentz

S ( g + d ω ) = I + i d ω 4 σ μ ν I μ ν {\displaystyle S(g+\operatorname {d} \omega )=I+i{\frac {\operatorname {d} \omega }{4}}\sigma _{\mu \nu }I^{\mu \nu }}

lasciando invariata l'equazione di Dirac.

In tale equazione le σ non sono matrici di Pauli, ma sono definite a partire dal commutatore tra le γ:

σ μ ν = i 2 [ γ μ , γ ν ] {\displaystyle \sigma _{\mu \nu }={\frac {i}{2}}\left[\gamma _{\mu },\gamma _{\nu }\right]}

Infine, utilizzando anche le gamma di Dirac γ μ {\displaystyle \gamma ^{\mu }} , è possibile definire con lo spinore una quadricorrente:

j μ ( x ) = ψ ¯ ( x ) γ μ ψ ( x ) {\displaystyle j^{\mu }(x)={\bar {\psi }}(x)\gamma ^{\mu }\psi (x)}

dove

ψ ¯ ( x ) = ψ ( x ) γ 0 {\displaystyle {\bar {\psi }}(x)=\psi ^{\dagger }(x)\gamma ^{0}}

e

ψ ( x ) = ( φ ~ , χ ~ ) {\displaystyle \psi ^{\dagger }(x)=\left({\tilde {\varphi }}^{*},{\tilde {\chi }}^{*}\right)}

Tale spinore, sotto trasformazione di Lorentz, si trasforma in questo modo:

ψ ¯ ( x ) ψ ¯ ( x ) S 1 {\displaystyle {\bar {\psi }}(x)\rightarrow {\bar {\psi }}(x)S^{-1}}

Infine, per la conservazione della probabilità (vedi anche l'equazione di continuità nella meccanica quantistica), la condizione di normalizzazione dà:

ψ ( x ) ψ ( x ) d 3 x = 1 {\displaystyle \int \psi ^{\dagger }(x)\psi (x)\operatorname {d} ^{3}x=1}

Bibliografia

  • Feynman, R.P., QED: La strana teoria della luce e della materia, Adelphi, ISBN 88-459-0719-8
  • Claude Cohen-Tannoudji, Jacques Dupont-Roc, Gilbert Grynberg, Photons and Atoms: Introduction to Quantum Electrodynamics (John Wiley & Sons 1997) ISBN 0-471-18433-0
  • Jauch, J. M., F. Rohrlich, F., The Theory of Photons and Electrons (Springer-Verlag, 1980)
  • Feynman, R. P. Quantum Electrodynamics (Perseus Publishing, 1998) ISBN 0-201-36075-6

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Marcello Ciafaloni Complementi di Fisica Teorica: Introduzione alla teoria dei campi[collegamento interrotto] (Università di Firenze)
  • Roberto Casalbuoni Elettrodinamica Quantistica (Università di Firenze)
  • Roberto Casalbuoni Teoria dei campi: Storia e Introduzione (Università di Firenze, 2001)
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