Salvatore Saponaro

Madonna con il Bambino, 1930 ca. (Fondazione Cariplo)

Salvatore Saponaro (San Cesario di Lecce, 30 marzo 1888 – Bizzozero, 1970) è stato uno scultore italiano.

Biografia

La sua prima formazione si svolge a Lecce, dove dal 1906 compie l’apprendistato di scultore e ceramista presso Augusto Lucrezio. Tre anni dopo, vinta una borsa di studio dell’Amministrazione Provinciale di Lecce, si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti, visitando assiduamente anche i musei, ed esordisce all’Esposizione Primaverile romana del 1915 con una serie di targhe in bronzo che ottengono il plauso di Angelo Zanelli e Giulio Aristide Sartorio. Alla fine della prima guerra mondiale, nella quale combatte subendo anche un duro periodo di prigionia in Germania, si reca per breve tempo a Firenze e in seguito a Milano, dove si stabilisce dal 1921 avviando la propria attività artistica. Come scultore-decoratore collabora con i maggiori architetti dell’epoca fra i quali Giovanni Muzio e Tommaso Buzzi, di cui esegue anche i ritratti, esponendo le proprie opere ad alcune fra le principali rassegne dell’epoca (Biennale di Venezia del 1926; Mostra Internazionale di Arti Decorative di Monza del 1927) e alle varie Esposizioni di Arte Sacra di Milano. La sua produzione ufficiale comprende alcuni interventi decorativi in palazzi pubblici di Milano e Belluno, le statue per la Fontana dei Tritoni di Milano (1928) e la realizzazione di opere funerarie e di vetrate. Alla fine degli anni 20 scelse come luogo di ritiro e di decentramento della sua attività la quiete del Varesotto abitando a Bizzozero nella villa chiamata “la novella” che progettò e fece costruire egli stesso, dove si ritirò definitivamente fino alla morte avvenuta nel 1970.

Opere

  • "Allegoria dei mestieri e delle attività produttive", portale in marmo di Zandobbio della Banca Popolare di Bergamo (ex Banca Bergamasca), Bergamo[1]
  • "Allegorie delle attività istituzionali e del territorio", Palazzo della Provincia, Milano[2]
  • Decorazioni plastiche, Palazzo Comunale di Padova ala Moretti-Scarpari, Padova[3]
  • Fontana del Tritone, Via Andegari, Milano, arch. Alessandro Minali (1928)[4]
  • Formella bronzea dedicata al martire della Grande guerra Giovanni Battista Aicardi, Casa del Mutilato e Invalido, Imperia[5]
  • Fregio del Monumento ai Caduti di Milano (1927-1929)[6]
  • Lapide commemorativa in marmo, tomba di Giovanni Battista Aicardi, cimitero monumentale di Staglieno, Genova[7]
  • "Le arti", Palazzo Cusini, Via Durini 9, Milano (1928)[8]
  • Sigillo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore[9]
  • 3 bassorilievi in pietra in fregio alla facciata della Banca Nazionale del Lavoro - Paribas- a Milano in Piazza san Fedele. Il matrimonio del Manzoni, la lezione del Parini e la battaglia di legnano

Opere in ceramica

Opere realizzate per Richard-Ginori

  • "Pellegrino stanco", (con Gio Ponti, 1925-1928)[10]
  • "La letizia" (con Gio Ponti, 1923-1925)
  • "L'ospitalità" (con Gio Ponti, 1923-1925)[11]

Note

  1. ^ Banca Popolare di Bergamo (ex Banca Bergamasca), Via Sentierone - Bergamo (BG) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 novembre 2020.
  2. ^ Visita virtuale, su Città Metropolitana di Milano. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  3. ^ Padova e il suo territorio (PDF), su padovaeilsuoterritorio.it.
  4. ^ Milano | Zona Scala - La fontana dei Tritoni, un occhio alle fontane - Urbanfile Blog, in Urbanfile Blog, 18 giugno 2014. URL consultato il 5 dicembre 2017.
  5. ^ Relazione storico-artistica della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona. (PDF), su cartografiarl.regione.liguria.it. URL consultato il 28 novembre 2020 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2020).
  6. ^ Monumento ai Caduti - Giovanni Muzio - itinerari - Ordine degli architetti, P.P.C della provincia di Milano, su ordinearchitetti.mi.it. URL consultato il 5 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2017).
  7. ^ Le promesse, su Cellelager 1917-1918, 2 novembre 2016. URL consultato il 29 novembre 2020.
  8. ^ Touring club italiano, Milano, Touring Editore, 1998, ISBN 978-88-365-1249-2. URL consultato il 5 dicembre 2017.
  9. ^ cattolicanews.it, http://www.cattolicanews.it/it/UC_Brand_Book.pdf Titolo mancante per url url (aiuto).
  10. ^ Super User, Gio Ponti - Pellegrino stanco. URL consultato il 5 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2017).
  11. ^ Gio Ponti Salvatore Saponaro - Cristiani Art Gallery, in Cristiani Art Gallery. URL consultato il 5 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2017).

Bibliografia

  • Catalogo online Artgate Archiviato il 16 maggio 2016 in Internet Archive. della Fondazione Cariplo, 2010, CC-BY-SA.
  • Salvatore Saponaro. Scultore fra gli architetti del "novecento Milanese". 1984 Seminari di Gavirate.
  • Piazza san Fedele. Quattro secoli di miti e memorie milanesi. di Alberto Frisia. 2021

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salvatore Saponaro
Controllo di autoritàVIAF (EN) 57520058 · ISNI (EN) 0000 0000 1240 146X · GND (DE) 123407281 · WorldCat Identities (EN) viaf-57520058
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie