Piazza delle Fontane Marose

Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàGenova
CircoscrizioneMunicipio I Centro Est
Informazioni generali
Tipopiazza
Lunghezza250 m
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Mappa di localizzazione: Centro storico di Genova
Piazza delle Fontane Marose
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Piazza delle Fontane Marose è una piazza del sestiere della Maddalena, nel centro storico di Genova. Posta al limite sud-orientale di Via Garibaldi, fa da cerniera tra le strade nuove e via XXV Aprile. Realizzata sotto il dogato di Luca Spinola nel XVI secolo, fu più volte modificata nel corso dei secoli.[1]

Storia

Veduta della piazza Amorosa (piazza Fontane Marose), 1780-1790 ca. Sulla sinistra la facciata di Palazzo Negrone.

Prende il nome da un'antica fontana a tre arcate, realizzata nel 1206, ora scomparsa, che nel XIII secolo era chiamata "fons marosus" per la turbolenza delle sue acque ma nei secoli XV e XVI veniva citata come "fons morosus", forse per la sua vicinanza al postribolo pubblico, demolito per la costruzione della Strada Nuova, ma non mancano altre ipotesi, alcune decisamente fantasiose, sull'origine del nome.[2] Il toponimo moderno riprende quello originario, anche se la storica fonte fu demolita nel 1849 per l'apertura di via Interiano.[3][4][5][6] Tra il 1826 ed il 1880 la piazza ha ospitato la sede centrale genovese delle poste[7]

La fontana

La piazza in una cartolina del 1910

La fontana era alimentata da una grande cisterna in cui confluivano le acque di diverse sorgenti provenienti dalla valle Bachernia (oggi S. Anna); la cisterna è ancora esistente sotto la sede stradale.[8][9][10] Tre lapidi in marmo sopravvissute ai secoli, murate sulla facciata del palazzo Interiano Pallavicini, raccontano la storia della fontana: la prima del 1206 è riferita alla sua costruzione, la seconda, datata 1427, cita lavori di pulizia della sottostante cisterna, di cui fornisce anche le imponenti misure, mentre la terza, del 1559, ricorda la completa ristrutturazione del manufatto.[10]

Palazzi d'interesse storico

Sulla piazza sorgono diversi palazzi storici, anche questi iscritti al registro dei Rolli e compresi nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'Unesco (ad eccezione del palazzo Balestrino): il palazzo Spinola "dei marmi" (civ. 6), costruito alla metà del Quattrocento per gli Spinola di Luccoli, con il paramento della facciata a bande alternate di marmo e pietra grigia, il cinquecentesco palazzo Interiano Pallavicini (civ. 2), il Palazzo Negrone (civ. 3 e 4) realizzato nel XVIII secolo riunendo due edifici cinquecenteschi, e il palazzo Balestrino, cinquecentesco ma modificato in stile neoclassico nel 1830.[5][11]

Note

  1. ^ Paolo Cevini.
  2. ^ Sara Zunino, Le diverse ipotesi sull'origine del toponimo "Fontane Marose", su vegiazena.it. URL consultato il 4 maggio 2019.
  3. ^ Sara Zunino, Lapide del 1559, su vegiazena.it. URL consultato il 4 maggio 2019.
    «Infine nel 1849 con l'apertura di via Caffaro la fontana fu demolita»
  4. ^ Dizionario delle strade di Genova, vol. 2, Tolozzi, 1985, p. 704.
  5. ^ a b Touring Club Italiano, Guida d'Italia - Liguria, 2009
  6. ^ Adriana Morando, Storia di Genova: piazza Fontane Marose, su genova.erasuperba.it, 23 dicembre 2011. URL consultato il 4 maggio 2019.
  7. ^ Pietro Costantini, I nomi dei caroggi - seconda parte, articolo sul bollettino dell'associazione A Compagna, n 3 Luglio-Settembre 2016, pag 7
  8. ^ Storia del quartiere della Maddalena, su guidadigenova.it. URL consultato il 4 maggio 2019.
  9. ^ Filmato audio Interno della cisterna sotto alla via Interiano, su YouTube. URL consultato il 4 maggio 2019.
  10. ^ a b La fontana di piazza delle Fontane Marose, su isegretideivicolidigenova.com. URL consultato il 4 maggio 2019.
    «a storia delle Fontane Marose termina nel 1849 quando viene decisa la loro demolizione insieme a quella della vicina Porta cittadina detta "Portello" e l'apertura di Via Interiano […] cisterna che ancora oggi si trova sotto Piazza delle Fontane Marose»
  11. ^ F. Caraceni Poleggi, Genova - Guida Sagep, 1984.

Bibliografia

  • Paolo Cevini (a cura di), Da Fontane Marose a Piazza Acquaverde, Genova, Sagep, 1978.
  • Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova, Milano, Anversa, 1622.
  • (EN) Lewis Mumford, The city in history: its origins, its transformations, and its prospects, New York, Harcourt, Brace and World, 1961, ISBN 0-15-618035-9, OCLC 7102629.
  • (FR) Gauthier Martin Pierre, Les plus beaux édifices de la ville de Gênes et de ses environs, Francia, 1818.

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