Martín Zapata

Martín Zapata Viveros
Nazionalità Bandiera della Colombia Colombia
Altezza 178[1] cm
Peso 70[1] kg
Calcio
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 2003
Carriera
Giovanili
198?  Boca Juniors de Cali
Squadre di club1
1992-1995  Once Caldas[2]141 (4)
1995-2001  Deportivo Cali240 (18)
2002-2003  Atlético Nacional0 (0)
Nazionale
1997-2000Bandiera della Colombia Colombia5 (0)
Palmarès
 Gold Cup
Argento USA 2000
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 
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Martín Zapata Viveros (Santander de Quilichao, 28 ottobre 1970 – Cali, 22 aprile 2006) è stato un calciatore colombiano, di ruolo centrocampista.

Caratteristiche tecniche

Giocava come centrocampista; José Eugenio Hernández, suo allenatore al Deportivo Cali, lo indicò come un leader in campo e sottolineò come fosse dotato di disciplina tattica.[3]

Carriera

Club

Crebbe nelle giovanili del Boca Juniors di Cali.[4] Passò poi all'Once Philips Colombiana (che nel 1994 cambiò nome in Once Caldas), con cui giocò in massima serie nazionale.[4] Nel 1995 passò al Deportivo Cali, in cui trovò spazio con regolarità: nel 1996 vinse il titolo colombiano con la maglia bianco-verde.[5] Nel 1998, anno della seconda vittoria in ambito nazionale, fu nominato capitano della squadra dal tecnico Hernández.[6] Nel 1999 partecipò alla Coppa Libertadores, mettendosi in evidenza grazie alle 6 reti segnate, che lo resero capocannoniere della manifestazione, insieme ad altri cinque giocatori.[4] In quello stesso torneo, Zapata fu anche decisivo per la sconfitta della propria squadra in finale, contro il Palmeiras: sbagliò difatti il rigore decisivo.[4] Nel 2001 lasciò il Deportivo per l'Atlético Nacional, con cui si ritirò nel 2003.

Nazionale

Zapata fu convocato in Nazionale colombiana per la prima volta nel 1995, prendendo parte ai XII Giochi panamericani: segnò un gol nella finale 3º-4º posto tra Colombia e Honduras. Nel 1997 fu incluso nuovamente tra i membri della Nazionale, stavolta venendo inserito nella lista per la Copa América 1997.[7] In tale competizione non fu però mai schierato dal CT Gómez.[7] Zapata tornò a vestire la divisa della selezione cafetera nel 2000, in occasione della Gold Cup, cui la Colombia partecipava in quanto invitata.[8] Esordì dunque il 12 febbraio 2000 all'Orange Bowl di Miami contro la Giamaica: giocò da titolare.[8] Fu poi impiegato contro Honduras, Stati Uniti, Perù e Canada, sempre da titolare.[8]

Morte

È stato assassinato con tre colpi di arma da fuoco a Cali mentre cercava di separare due persone coinvolte in una rissa.[4]

Palmarès

Club

Deportivo Cali: 1995-1996, 1998

Individuale

1999 (6 gol, a pari merito con Rubén Sosa, Gauchinho, Ruberth Morán, Fernando Baiano e Víctor Bonilla)

Note

  1. ^ a b (PT) Martín Zapata Viveros(Martín Zapata), su playerhistory.com. URL consultato il 16 agosto 2011.
  2. ^ Fino al 1993 Once Philips Colombiana.
  3. ^ (ES) Asesinan al ex futbolista del Deportivo Cali, Martín Zapata[collegamento interrotto], caracol.com.co, 22 aprile 2006. URL consultato il 16 agosto 2011.
  4. ^ a b c d e (ES) Ex capitán del Cali, asesinado en una riña, El Tiempo, 23 aprile 2006. URL consultato il 16 agosto 2011.
  5. ^ (ES) Asesinan a ex futbolista Martín Zapata, terra.com, 22 aprile 2006. URL consultato il 16 agosto 2011.
  6. ^ (ES) Martín Zapata fue asesinado en Cali, El Colombiano. URL consultato il 16 agosto 2011.
  7. ^ a b (EN) Copa América 1997, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 16 agosto 2011.
  8. ^ a b c (ES) Barrie Courtney, CONCACAF Championship, Gold Cup 2000 - Full Details, su rsssf.com, RSSSF, 19 novembre 2005. URL consultato il 16 agosto 2011.

Collegamenti esterni

  • (EN) Martín Zapata, su national-football-teams.com, National Football Teams. Modifica su Wikidata
  • Martín Zapata, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH. Modifica su Wikidata
  • (ES) Statistiche su bdfa.com.ar, su bdfa.com.ar.
  • (ES) Once Caldas, su colombia.golgolgol.net. URL consultato il 16 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2013).
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