Giovanni Strazza

Busto di Giovanni Strazza
Palazzo di Brera
Ismaele abbandonato nel deserto (replica, 1850)

Giovanni Strazza (Milano, 1818 – Milano, 18 aprile 1875) è stato uno scultore italiano. Legato ai moduli del neoclassicismo accademico, fu scultore prolifico e la sua opera rivela anche influssi tardoromantici.

Biografia

Lombardo, nato a Milano da famiglia di modeste condizioni, si diplomò all'Accademia di belle arti di Brera. Conseguito il diploma, si dedicò presso la medesima accademia allo studio della scultura seguendo i corsi di plastica dello scultore Pompeo Marchesi, dal quale imparò a modellare la creta; quindi passò nello studio dello scultore ticinese Francesco Somaini, presso il quale imparò le tecniche dello scalpello.[1]

Conclusa la formazione scultorea lo Strazza si trasferì a Roma nel 1843 dove rimase fino al 1860 quando, dopo l'Unità d'Italia e la successiva riorganizzazione degli Istituti di belle arti, accettò la cattedra di professore di scultura all'Accademia di Bologna. Rimasto a Bologna per pochi mesi lo Strazza venne designato professore di plastica all'Accademia di Brera, cattedra che mantenne dalla fine del 1860 sino alla morte.[2]

Il periodo romano

Nel lungo periodo trascorso a Roma, dal 1843 al 1860, lo Strazza rimase colpito e affascinato dalla statuaria classica greca e romana e dalla scultura moderna di allora. Dibattuto fra classicismo e romanticismo, lo Strazza si pose "a metà percorso":

«Nella lotta tra i seguaci del romantismo e i propugnatori dell’arte classica , ei prese a considerare gli eccessi degli opposti sistemi; ma apprezzando le parti sane delle dottrine cui entrambi si informavano, pensò che dalla loro alleanza poteva derivare una forza viva e rispondente allo spirito della età contemporanea. Fu questa una felice intuizione che gli tracciò le norme dello speciale suo stile , al quale le più importanti sue opere devono quella schietta impronta di originalità che le rende a un tempo gentili e severe»

(Antonio Caimi, Lo Scultore Cav. Prof. Giovanni Strazza - Commemorazione[2])

Opere principali

La Vergine velata
  • Ismaele abbandonato nel deserto (1846) commissionata dal signor Pietro Gonzales, ispirata all'Abele morente di Giovanni Duprè (1842). Dell'opera lo scultore medesimo scolpì due repliche: nel 1850 come dono dello Strazza all'Accademia di Brera e oggi esposta alla Galleria d'Arte Moderna di Milano; sempre nel 1850 una replica di minori proporzioni per il signor Francesco Lucca. Ismaele ebbe un grande successo presso il pubblico.[3] L'opera fu esposta alla Grande Esibizione di Londra del 1851.[4]
  • L'audace (1851) in ricordo del giovane Righetto, dodicenne ucciso nel 1849 a Roma durante gli scontri fra repubblicani e francesi.[5] La statua si trova nello Scalone d'Onore di Palazzo Litta e una copia bronzea è stata posta sulla Passeggiata del Gianicolo nel 2005.[5]
  • La Vergine velata (1854) eseguita per il conte Stroganoff; l'autore ne realizzò 24 repliche; una giunse a Terranova (Canada) alla fine del 1856 ed è conservata nel Presentation Convent and School, sede delle Presentation Sisters nella città di Saint John's.[6]
  • Lapide in memoria di Carlo Cattaneo, commissionata nel febbraio 1870, terminata entro l'estate e inaugurata il 17 agosto.[7][8]
  • Monumento all'ing. Giulio Sarti (1871), presso il Cimitero Monumentale di Milano.
  • Angelo della Resurrezione (o del silenzio), scolpito nel 1872 come parte centrale del monumento della famiglia Mazzacorati, situato nel Cimitero monumentale della Certosa di Bologna, chiostro terzo, arco 87.[9]
  • Bambina con cane, statua di 98 cm × 89 cm × 60 cm di data ignota.[10]

Per un elenco completo delle opere dello Strazza si veda il testo riportato negli Atti dell'imp. regia Accademia, pagg. 85-87.

Note

  1. ^ Atti dell'imp. regia Accademia, p. 72.
  2. ^ a b Atti dell'imp. regia Accademia, p. 78.
  3. ^ Giovanni Duprè, Pensieri sull'arte e ricordi autobiografici, Firenze, Le Monnier, 1907, pag. 383.
  4. ^ (EN) Dickinsons' comprehensive pictures of the great exhibition of 1851, London, Dickinson, brothers, her Majesty's publishers, 1854, sezione Austria II.
  5. ^ a b Fabrizio Giusti, Righetto, morire per Roma a 12 anni in www.ilmamilio.it, 3 marzo 2011.
  6. ^ (EN) The Veiled Virgin: Newfoundland and Labrador Eritage in http://www.heritage.nf.ca/.
  7. ^ Carlo Agliati, Il ritratto carpito di Carlo Cattaneo: percorsi possibili nella rappresentazione iconografica di un mito repubblicano, Bellinzona, Casagrande, 2002, p. 15. ivi, p. 76.
  8. ^ Lapide a Carlo Cattaneo in http://rete.comuni-italiani.it.
  9. ^ Francesco Tedeschi, Monumento della famiglia Mazzacorati, su Storia e Memoria di Bologna. URL consultato il 2 aprile 2023.
  10. ^ (EN) AUCTION RECORDS for Giovanni Strazza in www.askart.com.

Bibliografia

  • Camillo Boito, Il monumento all'ingegnere Giulio Sarti scolpito dal prof. Giovanni Strazza, in L'arte in Italia; rivista mensile di belle arti, Anno III, dispensa VIII, Torino, Stamperia dell'Unione Tipografico-Editrice, agosto 1871.
  • Alfonso Panzetta, Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento, Torino, Umberto Allemandi & C., 1990, pagg. 202-3.
  • Giuseppe Rovani, Storia delle lettere e delle arti in Italia, IV, Milano, Francesco Sanvito, 1858, p. 523.
  • Antonio Caimi, Lo Scultore Cav. Prof. Giovanni Strazza - Commemorazione, in Atti dell'imp. regia Accademia di belle arti in Milano, Anno MDCCCLXXV, Milano, Tipografia di Alessandro Lombardi, 1875, pp. 71 e segg..

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