Eberhard Weber

Eberhard Weber
Eberhard Weber a Lucerna, Svizzera
NazionalitàBandiera della Germania Germania
GenereJazz[1]
World fusion music[1]
New age[1]
Periodo di attività musicale1962 – in attività
StrumentoContrabbasso elettrico, contrabbasso, violoncello
Album pubblicati17
Studio14
Raccolte3
Sito ufficiale
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Eberhard Weber (Stoccarda, 22 gennaio 1940) è un contrabbassista e compositore tedesco. Da esecutore, è riconosciuto come uno dei più virtuosi ed originali jazzisti, apprezzato per il suo tono e fraseggio.[2] Le sue composizioni musicali sono di difficile collocazione stilistica, essendo un ibrido ricco di rimandi al chamber jazz, alla musica classica europea, a quella minimalista e all'ambient music, e sono considerate un grande esempio del sound dell'etichetta discografica ECM.

Discografia

Solista

Raccolte

  • Works (1985)
  • Selected Recordings (2004)
  • Colours (2010) (ripubblicazione di Yellow Fields, Silent Feet e Little Movements)

Sideman

Con Gary Burton

  • Ring (ECM, 1974)
  • Passengers (ECM, 1976)

Con Kate Bush

Con Jan Garbarek

Con Pat Metheny

  • Watercolors (ECM, 1977)

Con Ralph Towner

  • Solstice (ECM, 1975)
  • Solstice/Sound and Shadows (ECM, 1977)

Con Mal Waldron

  • The Call (JAPO, 1971)

Con altri artisti

Consultare i "Collegamenti esterni" per la discografia completa

  • Wolfgang Dauner: Dream Talk (1964), Free Action (1967), Output (1970)
  • Hampton Hawes: Hamps' Piano (1967)
  • Baden Powell: Poema en Guitar (1968)
  • Joe Pass: Intercontinental (1970)
  • Ernest Ranglin: Ranglypso (1976), MPS
  • Stephane Grapelli: Afternoon in Paris (1971)
  • The Singers Unlimited con Art Van Damme: Invitation (1973)
  • Benny Bailey: Islands (1976)
  • Manfred Schoof Orchestra: Reflections (1983)
  • Graeme Revell: Body of Evidence: Motion Picture Soundtrack (1993)
  • United Jazz + Rock Ensemble: include The Break Even Point e United Live Opus Sechs

Connessioni letterarie

Weber si è ispirato, almeno cinque volte, a La collina dei conigli (di Richard Adams) per i titoli di sue composizioni ed album. Esempi lampanti sono la title track e Eyes That Can See in the Dark da Silent Feet; Often in the Open da Later That Evening e Quiet Departures e la title track daFluid Rustle.

Note

  1. ^ a b c Eberhard Weber, su allmusic.com. URL consultato il 28 settembre 2017.
  2. ^ Endless Days, su PopMatters.com. URL consultato il 28 settembre 2017.

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eberhard Weber

Collegamenti esterni

  • Discografia Archiviato l'11 settembre 2014 in Internet Archive.
  • Eberhard Weber in ECM Records
Controllo di autoritàVIAF (EN) 85520514 · ISNI (EN) 0000 0000 7839 7475 · Europeana agent/base/64878 · LCCN (EN) n84044284 · GND (DE) 134552040 · BNF (FR) cb13901053z (data) · J9U (ENHE) 987007404802005171
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